mercoledì 30 maggio 2012

PROTAGONISTI

LEONARDO DA VINCI:  ha vissuto a Milano per ben 18 anni, dal 1482 al 1500 e, nell’ambito dei suoi studi ed applicazioni pratiche aveva ideato numerose soluzioni per sfruttare al meglio le risorse idriche della regione, sia per l’irrigazione delle colture agricole, che per utilizzare la potenza dell’acqua per dare movimento alle macchine. Per l’irrigazione, aveva trovato delle soluzioni per portare l’acqua al livello dei terreni da irrigare, tenendo conto delle diverse necessità in funzione della posizione del campo, del tipo di coltura, e del livello dei vari terreni. Negli anni trascorsi alla corte degli Sforza e al servizio dei Francesi, Leonardo da Vinci rivolse la sua attenzione alle bocche ( sistema di distribuzione delle acque dalla sponda destra) del Naviglio Grande per dirimere le contese sulle quantità di acque prelevate dai Navigli. Egli studiò le bocche nel tratto di San Cristoforo del Naviglio Grande per capire come si muovevano le correnti distribuite dalle bocche stesse e intuì la relazione basilare delle correnti : le velocità dell’acqua hanno in ogni sezione trasversale delle correnti valore inversamente proporzionale all’area della sezione.

«Nessun canale che esca fuori dai fiumi sarà durevole se l'acqua del fiume donde nasce, 
non è integralmente rinchiusa come il Canal di Martigiana (Martesana) e quel ch'esce 
di Tesino (il Naviglio Grande).»


Leonardo da Vinci, Disegno delle bocche di erogazione del
Naviglio di San Cristoforo a Milano, 3 Maggio 1509
AGOSTINO GALLO: è stato uno dei primi agronomi italiani. Pubblicò nel 1564  Le dieci giornate della vera agricoltura e piaceri della villa. Le origini di quest'opera sono prettamente latine, come Lucio Columella, il massimo agronomo dell'antichità, ma al tempo stesso si discosta da esse ponendo la sua attenzione, in particolare, sull'agricoltura irrigua. che ècaratteristica di regioni agricole nelle quali la terra è scarsa in presenza di un numero di abitanti assai elevato.  La coltivazione intensiva (spesso del riso), assicurata dall'inesauribile manodopera, e le acque dei fiumi supplivano alla scarsità di energia animale e di concime, consentendo rese agricole elevatissime e spesso anche più raccolti nel corso dell'anno.  






VINCENZO FLORIO: nel 1841 fondò una noria tipo Gatteaux, presso l'officina macchinari e fonderia Oretea di Palermo.

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