domenica 22 aprile 2012

NARRAZIONI

NELLA LETTERATURA: "...verba volant, scripta manet..."

"All'inizio di quest'anno [941], al-Nasir terminò la costruzione del grande canale occidentale, grazie al quale l'acqua dolce giungeva dai monti di cordova fino all'edificio della Noria, nella parte occidentale della città. tramite apparati d'ingegneria e archi a volta, l'acqua giungeva in una grande alberca sulla quale si trovava un leone dalle fattezze terribili e meravigliose [...] l'acqua che gli usciva dalle fauci irrigava tutti i giardini del palazzo, si ripartiva attraverso i suoi patii e quel che rimaneva raggiungeva il Guadalquivir. "
                                           
                                                                           Al-Maqqarì, Nafh al-Tib, Cairo 1949


L'ISOLA DI ATLANTIDE: un vero e proprio paradiso terrestre, costernato di 
i canali di irrigazione che sorgevano nella pianura che andava dal mare fino al centro dell'isola e che la rendevano fertilissima 

"Dalla parte superiore di questo fossato canali rettilinei, larghi circa cento piedi, tagliati attraverso la pianura, tornavano a gettarsi nel fossato presso il mare, a una distanza l'uno dall'altro di cento stadi. Ed era per questa via dunque che facevano scendere fino alla città il legname dalle montagne e su imbarcazioni trasportavano verso la costa altri prodotti di stagione, scavando, a partire da questi canali passaggi navigabili e tagliandoli trasversalmente l'uno con l'altro e rispetto alla città. Due volte l'anno raccoglievano i prodotti della terra, in inverno utilizzando le piogge, in estate irrigando tutto ciò che offre la terra con l'acqua attinta dai canali."
                                                                                                      Platone, Il Crizia


"Essi condussero le acque a irrigare, non solo i piani, ma il pendio delle 
colline; essi scavarono fin dai remoti tempi il piú largo e lungo di tutti i canali navigabili del mondo; costrussero sovra un braccio di mare un ponte di trecento pile; e con argini di fiumi e tagli di paludi, acquistarono all’agricultura provincie che noi chiameremmo grandi regni. [...] Il popolo chinese si accrebbe dunque, tanto per l’espansione delle sue colonie lungo i due 
fiumi e le loro convalli, e per la continua assimilazione delle tribú montane, quanto per le alluvioni che allargavano assiduamente le terre marittime, e colmavano laghi e lagune. Ma l’uomo fin da remoti tempi pensò a difendere con argini le pianure, e le fecondò con canali irrigatorii, derivati da molti fiumi e in un numero che oggidí non è minore di 350. E inoltre congiunse i piú grandi fiumi con un magnifico canale navigabile, che scorre parallelo al mare per poco meno d’un migliaio di miglia. E siccome è nella direzione da settentrione a mezzodí, cosí giova a permutare i prodotti 
d’una gran varietà di climi e di culture. "  
                       
                                               Carlo Cattaneo, La China antica e moderna, Milano 1942        


NEI FUMETTI: l'arte di giustapporre le immagini




NELLE CANZONI: le parole si fanno musica

"...è uno spirito bambino
amore in alto amore in basso...

toccare, stringere, sorridere, pensare,
piangere, ridere, lottare, litigare,
vivere, vivere, muoversi, guardare,
sorgere, scorrere, prendere, dare,
annusare, scolpire, cambiare, modellare,
arare, raccogliere, irrigare, seminare,
attendere, agire, lasciarsi andare..."

                                                                      Jovanotti, Canzone d'amore esagerata



 NEL CINEMA: 

NOSTRO PANE QUOTIDIANO, film del 1934 diretto da King Vidor. 

Negli anni della depressione, due giovani sposi lasciano la città per cercare di sopravvivere con il loro lavoro in campagna. Hanno un arido appezzamento di terra nel Middle West: cominciano a lavorarlo in forma cooperativa insieme ad altri disoccupati, tentando di riportare in attività una vecchia fattoria abbandonata. La siccità, gli speculatori, i problemi tra gli aderenti della cooperativa portano John, il giovane che ha dato l'avvio all'esperimento, alla decisione di lasciare tutto e di ritornare in città. Ma ben presto si pente: torna dai compagni che ha lasciato e, con decisione, si impegna nello scavo di un canale di irrigazione che dovrà portare l'acqua ai campi, salvando la piccola comunità.


NEI FILMATI PUBBLICITARI: la chiave della persuasione







                        

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